mercoledì 5 giugno 2013

Un anno

Tra qualche settimana sarà passato un anno...
Un anno in cui, almeno una volta al giorno non ho smesso mai di pensare a te...
Che cosa mai starai facendo ora?
Tra le braccia di chi sarai in questo momento?
Chi godrà mai delle tue carezze?
A chi mai rivolgerai mai quel sorriso, quello stesso sorriso che era per me una volta... e che, già allora, mi fece perdere la ragione... Quella ragione, che, come la sbarra di una cella, un pò alla volta, diviene più sottile grazie alla lima che ci passa sopra.
Non sono nulla senza di te. Niente ha senso e nessuna donna sembra in grado di prendere il tuo posto nel mio cuore.
Tu non leggerai mai queste mie poche righe,
come del resto, sono conscio del fatto che più provo qualcosa per te, più ti spavento. Più ti spavento, e più ti allontano. Alla fine, ti capisco.
Veramente...
E' per questo che ti ho lasciata andare. Non mi sono più fatto sentire, e quando ti vedo cambio strada. Non è perchè mi stai sulle palle... magari... ma perchè la tua sola presenza mi può ferire. Quando vedo te, non solo mi torna alla mente quello che non c'è mai stato, ma anche la merda che mi hai gettato addosso, gratuita, per il solo fatto di aver provato del sentimento per te. Non ho il coraggio di parlarti, non ho nemmeno la forza di guardarti. Anche mentre sto scrivendo ora, un paio di lacrime stanno rigando le mie guance... Non ci posso fare nulla. La sofferenza e la privazione fanno questo effetto.
Non è andata... pace. Allora perchè non riesco a farmene una ragione? Non sono come gli altri uomini, che non mollano il colpo finchè non si stufano.
Non voglio arrivare a farmi odiare da te. Anche se ti auguro ogni bene, spero solo di non venire mai a sapere con chi ti sei messa. Sarebbe un colpo che non potrei sopportare.
E' finita... lo so... ma la cosa peggiore è che con te, la mia capacità di provare ancora qualcosa per qualcuna è morta e sepolta. Dentro sono morto circa il 17 Luglio 2012, quando mi hai mandato un messaggio dicendomi che amavi troppo la tua vita per avere legami... Con quella frase, ti ho permesso di uccidermi. Infatti, questo è successo... non riesco più ad amare e a provare anche solo del semplice affetto verso una donna. Anzi, la prima cosa che penso quando una si avvicina è che lei non è come te. O peggio ancora, se lo fosse, sicuramente me lo metterebbe nel culo.
Ho paura... sono stanco... nessuno leggerà mai quello che scrivo, e nessuno si interesserà mai. Siamo usciti per così poco tempo, eppure, mi sento come se avessi perso una parte di me.
Non hai idea di come sto ogni volta che ti penso... non te lo auguro.
I miei studi, mi hanno detto che una persona così attaccata ad un'altra potrebbe fare pazzie verso l'oggetto del suo desiderio... Non è il mio caso (so che è una frase classica che dicono i malati di mente), ma i miei principi mi impongono di lasciare il libero arbitrio all'altra persona, lasciarla andare perchè ognuno ha un percorso da seguire... come sto io è un MIO problema. Violenza, e tutto quello che può portare un attaccamento quasi morboso, non fanno parte di me. Piuttosto che ledere un'altra persona, mi faccio del male io da solo. Mi schifa l'idea di abbassarmi a qualunque forma di coercizione, di qualunque natura essa sia... Non sono io e non fa parte di me.

Notte Angelo mio, ci vediamo nei miei sogni. Quei sogni dove, almeno per una volta, la vita mi ha sorriso e mi ha dato quello di cui sento il maggior bisogno in questo momento.

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